LA FONDAZIONE PAOLO PONTERIO, ENTE RICONOSCIUTO E SENZA SCOPI DI LUCRO, è nata nel 1997 in ricordo e memoria di Paolo Ponterio, giovane 25enne prematuramente scomparso. Essa ha lo scopo di promuovere: ogni attività di formazione, educazione, prevenzione sostegno e promozione culturale che favorisca l’elevazione integrale dell’uomo, sostenga la sua crescita o riabilitazione psicologica e sociale e lo aiuti a soddisfare i suoi bisogni fondamentali oltre ad inserirsi in attività produttive e a collaborare al miglioramento della società. Essa vuole rivolgersi ai giovani, agli anziani, alle coppie e alle famiglie, e in genere a persone che vivono uno stato di disagio. La Fondazione si è assunta inoltre l’impegno di operare anche nel campo della conservazione della nostra civiltà contadina, delle tradizioni , dell’ambiente e del patrimonio culturale della nostra Regione. Il progetto del Fondatore Giuseppe Ponterio, nasce dalla sua speranza e dal suo desiderio che gli sforzi di chi ha costruito in passato in questa Regione siano ereditati e soprattutto migliorati e portati avanti da nuove leve o uomini nuovi dediti al miglioramento continuo di se stessi e dell’ambiente che li ospita. Il progetto è alimentato dalla speranza che in una continuità temporale le spinte della modernità siano integrate con i valori più alti della genuina Tradizione Culturale Calabrese.
• Costituita il 30 luglio 1997, con atto n. 40714 / 6657 del notaio dr. Rocco GUGLIELMO • Riconosciuta dalla Regione Calabria con delibera n. 209 del 09.02.1998 (BUR 39 del 09/02/1998 pag. 2801) ai sensi dell’art. 12 del C.C. • Iscritta nel Registro Persone Giuridiche del Tribunale di Catanzaro al n. 497 • Iscritta nel Registro Regionale Associazioni Fondazioni e Istituti Culturali al n. 10571 La Fondazione ha per oggetto le seguenti attività:
• Assistenza ed educazione all’infanzia, ai giovani, ai disabili, alla terza età, alle coppie, ed in genere a persone in stato di bisogno, mediante la realizzazione di asili, scuole, centri di ricerca, strutture ricettive per l’ospitalità ai soggetti prima elencati. • Tutte le attività che realizzino la conservazione della nostra civiltà contadina in equilibrato ambiente naturale, con attenzione alla flora, fauna, raccolta, esaurimento e/o riciclaggio di rifiuti, la produzione di derrate agricole, l’allevamento di bestiame, la lavorazione e la conservazione dei prodotti, per autoconsumo e commercializzazione delle eccedenze.
• Formazione professionale e promozione culturale nei settori dell’artigianato, agricoltura, turismo, tempo libero, psicologia, antropologia, pedagogia, cultura in generale ed educazione socio-sanitaria, con l’istituzione di corsi, seminari e borse di studio, scuole, attività manuali, diversive, eventualmente con la realizzazione delle relative strutture, ivi comprese quelle per le residenze degli addetti ai lavori.