La chiesa intitolata alla “Sacra Famiglia” viene progettata e costruita dal fondatore Peppino Ponterio negli anni ’90. Lo spirito che anima e stimola prima di tutto Peppino e sua moglie Elda, è quello di onorare la memoria del loro figlio Paolo, prematuramente scomparso in giovane età. È qui che Paolo riposa, insieme ormai a Peppino e ad altri cari della famiglia. Allo stesso tempo però, la chiesa nasce con un’altra vocazione: infatti proprio quella vocazione all’accoglienza che la famiglia Ponterio mostra fin dagli anni ’60, viene qui “proiettata” in termini spirituali.

La chiesa veste orgogliosamente i simboli cristiani, nella consapevolezza della forza rivoluzionaria del messaggio del Cristo. Un messaggio d’amore e rispetto universale verso gli altri; verso l’altro! Una consapevolezza che investe anche il rispetto per le radici cristiane; radici che comunque fortemente hanno contribuito a costruire e “colorare” il mondo occidentale in cui siamo nati e in cui continuiamo a vivere.

Il mondo però, non è solo quello occidentale; e se La Verità è, si presume, una sola, le sue interpretazioni e le sue strade sono necessariamente e meravigliosamente diverse. Che tu sia musulmano, ebreo, buddista, protestante… non importa. Proprio in virtù del rispetto per l’altro, la nostra chiesa è libera, è aperta.

Perciò la nostra chiesa è la vostra chiesa!

Uno spazio per incontrarsi liberamente senza rigidi dogmi, e per rispettarsi e conoscersi nel rispetto della Comune Umanità.

Questo vuole essere: un luogo di incontro, di ritiro, di ritrovo di diverse sensibilità religiose e spirituali. Tale approccio riflette, non a caso, le differenti sensibilità che muovono i membri della famiglia Ponterio che gestiscono il Borgo: a partire dal fondatore e sua moglie Elda, passando alle loro figlie Donatella, Elvira e Cristiana, fino ad arrivare alle ultime generazioni con Marco, Paolo e Flavio.

Tutti, pur nelle loro importanti diversità, si ritrovano nel credere, nel sentire, che un’Energia meravigliosamente formidabile aleggia e vive sopra di noi e ha creato, o quanto meno influenzato, la creazione di un angolo di paradiso come “Borgo Piazza”.

Che si chiami Dio, Grande Spirito, o Grande Architetto dell’Universo, la sua mano tocca le nostre vite e si poggia dolcemente sulle nostre spalle.

Molte altre storie e piccoli segreti vivono e respirano dentro e fuori la chiesa.

Se ci verrete a trovare saremo lieti di raccontarveli…